Vi sono domande che rimbalzano in alcuni commenti su Facebook o che vengono poste al telefono da lavoratrici e lavoratori in contatto con FSBA, il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato. Ma come, dicono in buona sostanza, l’accordo sindacale è stato fatto, l’Azienda o il suo consulente la domanda l’ha presentata, sono stato lasciato a casa – e non ho ricevuto retribuzione – per un certo periodo, l’impresa ha rendicontato le assenze, i mesi passano… ma i soldi non mi arrivano.

Occorre considerare che in FSBA le prestazioni sono erogate a condizione che ci sia regolarità contributiva: in presenza di dipendenti, dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2021, per il periodo antecedente all’entrata in vigore della Legge 234/2021 (quella che ha riformato gli ammortizzatori sociali) nonché il corretto versamento delle mensilità da gennaio 2022 in poi (oppure dalla data di inizio dell’attività aziendale con dipendenti se successiva). Regola chiara e rigida, tant’è che il Fondo, nel caso di omissione o ritardo nei versamenti da parte dell’impresa, sospende la liquidazione delle prestazioni in attesa della regolarizzazione della posizione aziendale.

Per cui, più che sollecitare il Fondo, più che protestare, è necessario un rapporto con l’impresa – magari tramite il Sindacato – per evidenziare il problema e sollecitarla a mettere a posto la sua posizione contributiva. Perché un modo, tutto sommato nemmeno troppo complicato né oneroso oltre il dovuto, per regolarizzare la situazione FSBA l’ha messo a punto da tempo e, più di recente, lo torna ad evidenziare sul sito e nelle procedure che stanno nel programma informatico di gestione dell’attività che è a disposizione dei consulenti/centri servizio/imprese (che è poi il medesimo “luogo” dove è stata inoltrata la domanda di cassa integrazione…).

Ecco la modalità di regolarizzazione dei contributi. L’impresa può procedere al pagamento F24 e trasmissione UNIEMENS. Per anticipare la regolarizzazione e far accedere subito alle prestazioni è necessario seguire la procedura nel Sistema, che consente di inserire manualmente gli imponibili dei lavoratori per ciascuna annualità, determinare l’importo della contribuzione ed una volta effettuato il pagamento, inserire la quietanza come “F24 anticipato”.

E c’è anche una forfettizzazione della contribuzione evasa anni indietro. Per le competenze 2019-2020-2021, l’impresa può effettuare il versamento di 100 euro/anno per lavoratore (il numero dei lavoratori dev’essere considerato come media nell’anno di competenza) ed inserire la quietanza nel Sistema SINAWEB, attraverso l’apposita procedura nella sezione “contribuzione”, inserendo il numero dei lavoratori in forza per ciascuna annualità di competenza. Il versamento deve avvenire tramite F24, indicando su un rigo specifico con codice EBNA la competenza di gennaio di ciascuna annualità, es. 01/2019, 01/2020, 01/2021.

D’altra parte, anche al di là della richiesta delle prestazioni di sostegno al reddito dei dipendenti per i periodi di sospensione dal lavoro, la contribuzione a FSBA è obbligatoria da parte di ogni impresa artigiana, indipendentemente dal numero di occupati o dallo specifico settore produttivo o ambito contrattuale. Ci riferiamo a tutte le aziende che, possedendo le caratteristiche di cui alla l. 8 agosto 1985, n° 443, sono inquadrate per i profili previdenziali con il codice “CSC settore 4/Codice autorizzativo 7B”, nonché i datori di lavoro artigiani dell’indotto che fruivano, fino al 31 dicembre 2021, di trattamenti di CIG.

Era già ben chiaro fin dall’istituzione del Fondo specifico per l’Artigianato ma, da ultimo, è stata proprio la Legge di Stabilità dell’anno passato che ha ribadito l’obbligo di contribuzione a FSBA (e, ovviamente, a nessun’altra forma previdenziale similare).

Tant’è che FSBA si sta attrezzando per contattare le ditte interessate inadempienti, segnalare loro la mancanza totale o parziale di contribuzione, per suggerire e accompagnare qualsiasi iniziativa di regolarizzazione, ma anche per perseguire coloro che proprio non ne volessero sapere di mettersi in regola. È un forte impegno, anche questo, per il Fondo, che è chiamato ad agire in fretta e con determinazione anche perché la regolarità contributiva nei confronti di FSBA è elemento indispensabile per il rilascio del DURC. Questo, che è il Documento Unico di Regolarità Contributiva, può essere rilasciato da Inps, da Inail, dalle Casse Edili e, per l’appunto, da FSBA. Molti artigiani (coloro che lavorano con pubbliche amministrazioni, per il trasporto degli studenti o per la manutenzione di impianti, ad esempio) ne hanno assolutamente bisogno per mandare avanti la lor impresa.

Ma, anche in questa fase difficile, le lavoratrici ed i lavoratori sospesi dal lavoro nei mesi scorsi hanno il diritto di vedersi pagata la retribuzione attraverso l’ammortizzatore sociale da parte di FSBA.