La categoria colpita dai rincari delle bollette: “Segnali preoccupanti dai territori, bisogna fare qualcosa

Riunione a Roma dei 21 direttori degli Enti Bilaterali dell’Artigianato che Ebna, ente nazionale, coordina. È l’occasione per fare il punto sulle modalità operative nei diversi contesti territoriali, con la volontà della messa in comune delle migliori pratiche e per registrare gli umori, le tendenze, le suggestioni e i bisogni del Comparto artigiano. Di fronte a bollette triplicate, vera emergenza in questa fase, ci si mobilita per sostenere le lavoratrici ed i lavoratori e le relative famiglie. “Siamo vicini alla nostra gente, come nel periodo della pandemia”, dicono i vertici dell’Ente nazionale. Varie e variegate le iniziative prese: contributi forfettari per assicurare risorse economiche di sostegno, nuove e rinnovate prestazioni di welfare, accompagnamento alle imprese che intendono stabilizzare i rapporti di lavoro e innovare i processi produttivi. 

“Dai territori, arrivano segnali che ci preoccupano. Le richieste di cassa integrazione restano stabili e ben più contenute rispetto alla fase pandemica, ma chi vive la realtà quotidiana sa che le imprese stanno soffrendo, e non poco, per il caro energia”. Da Roma, dove i 21 direttori degli enti regionali che fanno capo a Ebna, l’Ente bilaterale dell’artigianato italiano, si sono riuniti con le parti sociali nazionali per fare il punto della situazione, arriva un nuovo allarme per la tenuta di un sistema, quello artigianale appunto, che da sempre rappresenta la spina dorsale e produttiva del nostro Paese: “Al momento – illustra Valter Recchia, direttore di Ebna/Fsba – sono 5mila i lavoratori, per il mese di agosto, che risultano in cassa integrazione (la prestazione è già stata corrisposta e fra pochi giorni verrà pagata quella di settembre, tanto per dire l’efficienza del sistema). Ma temiamo che, nelle prossime settimane, questo dato abbia una nuova impennata”.

Dopo l’emergenza Covid, nel corso della quale Fsba ha erogato oltre tre miliardi di euro, da trasferimenti pubblici, per gli assegni da cassa integrazione e raggiunto oltre 800.000 addetti, dipendenti da 242.000 imprese, ecco dunque una nuova emergenza: “Durante la pandemia – spiega Vendemiano Sartor, presidente di Ebna/Fsba- abbiamo dimostrato come la bilateralità abbia un ruolo fondamentale. Chiediamo perciò che il nuovo Governo creda nel nostro lavoro e nel valore della bilateralità e ci aiuti ad agire con ancora maggior concretezza, con l’obiettivo di garantire un salario e un sistema di welfare adeguato per i dipendenti del Comparto e per le loro famiglie, di fatto venendo incontro alle stesse esigenze delle imprese. Il momento che viviamo è molto complicato e un sistema come il nostro rappresenta una significativa rete protettiva. Come, del resto, accade da 30 anni a questa parte”.

E sui territori, come è emerso dal dibattito del D21, sono state avviate le prime iniziative per aiutare quelle imprese artigiane (e i loro dipendenti) travolte da bollette, in alcuni casi, triplicate: “Abbiamo già predisposto -spiega Ermes Canciani, direttore di Ebiart, l’Ente bilaterale del Friuli-Venezia Giulia- un bonus per sostenere le famiglie in difficoltà. Sarà di 250 euro e sarà erogato per un periodo limitato. Una piccola ma significativa boccata di ossigeno”. “Da noi invece -dice Renato Giancaterino, direttore di Ebrart, l’Ente bilaterale dell’Abruzzo- si è scelto di dare un contributo, sì, ma alle imprese che intendono investire nelle energie rinnovabili”. “Abbiamo già dato vita a numerosi bonus -afferma invece Simona Guttuso, direttore di Ebas, l’Ente bilaterale della Sardegna- come quello relativo al trasporto scolastico o agli asili nido. Ora le Forze sociali sarde hanno deciso di sostenere i nostri iscritti anche per i rincari da energia”. Interventi simili, anche se puntualizzati e calati sulla specifica realtà economica, produttiva e occupazionale, sono stati messi in campo in Piemonte e in Calabria, in Veneto e in Lombardia, nel Lazio e nelle Marche (colpite dai recenti eventi alluvionali alle cui conseguenze si sta facendo fronte con specifiche iniziative).

Un significativo segno di attenzione che conferma quanto sia importante la bilateralità: “Il nostro – sostiene Mauro Sasso, vicepresidente di Ebna/Fsba – è un sistema che rappresenta un vero e proprio paracadute per tutti gli addetti del settore artigiano, imprese e dipendenti, frutto dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, peraltro tutti rinnovati nei mesi scorsi. Un paracadute che ha diverse sfaccettature, da un punto di vista, diciamo così, lavorativo, ma anche di welfare. Pensiamo, certo, alla cassa integrazione che gestiamo direttamente e alle numerose prestazioni sui due versanti, sostegno alle imprese e benefici ai dipendenti, ma anche, ad esempio, alla sanità integrativa con San.Arti., estesa in buona misura anche ai figli minorenni degli iscritti, che noi offriamo a chi è impiegato nelle imprese artigiane e, perché no, anche ai titolari. Ma anche alla formazione professionalizzante garantita da Fondartigianato alle imprese del settore e più in generale a tutte le aziende che a questo fondo interprofessionale decidono di aderire. Ed ancora, agli interventi per vigilare e garantire la sicurezza in ogni luogo di lavoro, tanto importante a fronte delle migliaia di infortuni e malattie professionali, con le decine e decine di morti sul lavoro che sono una vera, ulteriore emergenza nel nostro Paese. Questa chiama tutti, imprese e lavoratori, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali, organi di controllo e legislatori ad una iniziativa raccordata e determinata: il lavoro è un diritto, garantire la sicurezza sul lavoro è un dovere”.