Avevamo detto che, con il ritorno alla fase ordinaria quando il Fondo può utilizzare le risorse proprie provenienti dalla contribuzione delle aziende, i tempi di erogazione della cassa integrazione sarebbero stati ben più veloci.

Infatti: questa mattina sono partiti i pagamenti dell’ammortizzatore sociale per le giornate di sospensione dal lavoro da parte di lavoratrici e lavoratori del comparto artigiano relative al mese di giugno, con un recupero, per l’occasione, anche di alcuni pagamenti dei mesi precedenti per i quali le aziende o i loro consulenti hanno trasmesso la documentazione in ritardo.

Nel complesso, il Fondo oggi ha speso € 2.069.797,38 cui si aggiunge anche una cospicua somma che verrà impiegata in Veneto, dove è l’Ente bilaterale a procedere direttamente con i pagamenti.

Un importo pari al 50% di quello inviato, alle imprese o ai lavoratori, è stata accantonato perché destinato al versamento dei contributi previdenziali corrispondenti.

Ma attenzione: è stata pagata la cassa integrazione esclusivamente a favore dei dipendenti di imprese la cui contribuzione al Fondo è regolare. In tutti i casi di non corretta e completa contribuzione a FSBA (cui tutte le aziende artigiane sono tenute per legge ai versamenti!) la pratica non è stata respinta ma soltanto sospesa, in attesa di regolarizzazione.

Fin da lunedì, sul sito del Fondo sarà disponibile, proprio per le aziende, i centri sevizi e i consulenti, una specifica procedura che consentirà loro di verificare la situazione contributiva e, se del caso, procedere con il versamento delle somme finora evase. Fatto questo da parte della singola impresa finora irregolare, la richiesta di cassa integrazione verrà ripresa in esame e le prestazioni saranno corrisposte alle lavoratrici e ai lavoratori sospesi dal lavoro.